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Ologrammi e medicina: il futuro è nel 2016

Ologrammi e medicina: il futuro è nel 2016

  • Ottobre 28, 2015

Oggi vogliamo dare un contributo sulla diffusione della conoscenza di tecnologie legate al mondo della medicina: ologrammi, 3D e Bio-Printing sono le nuove frontiere.

La Start-Up israeliana Real View sta portando il futuro nelle sale operatorie, e insieme a Philips hanno realizzato l’immagine 3D del cuore del paziente (in quel momento sotto i ferri) aiutando i chirurghi a visualizzare il cuore battente del paziente di fronte a loro e non in un solito schermo. La potenza di questo ologramma è la sua interattività, il medico può zoommarlo, ruotarlo e sezionare l’interno con un puntatore laser.

Il presente è il Bio-Printing: la stampante 3D che usa cellule umane per riprodurre organi e tessuti (al posto di plastiche e polimeri) dando una speranza in più a chi non trova un donatore compatibile. Per realizzare gli organi l’inchiostro è rappresentato da cellule umane, una testina stende lo strato di cellule del paziente e l’altra produce la matrice composta da uno speciale idrogel biocompatibile.  Giappone e Stati Uniti si stanno prodigando per sviluppare questa tecnologia e ad oggi abbiamo delle operazioni dov’è stata utilizzata: all’Università di Sidney è prassi operare pazienti con traumi cranici; all’Università di Utrecht un’operazione di 23 ore ha reso possibile il trapianto dell’intero cranio ad una ragazza di 22 anni che aveva un grave ispessimento; all’Università di Princeton è stato impiantato il primo orecchio bionico; all’Università del Nord Carolina le stampanti 3D stampano sopra le ferite scansionando direttamente la profondità della ferita causata da ustione.

Il futuro è la diagnosi digitale: al Massachusetts General Hospital viene studiata la tecnica 3D che registra le immagini dei tessuti malati. I dati di 100.000 cellule vengono inviati direttamente ai laboratori, mentre uno smartphone con la tecnica configurata utilizza microsfere capaci di legarsi alle cellule malate, riprodotte successivamente in ologramma. Il test pilota è stato effettuato su 25 donne con sospetto tumore al collo dell’utero, individuando con esattezza i casi di tumore; le risposte sono arrivate in 45 minuti al prezzo di 1,80$/ test. Attendiamo con gioia che questa tecnica sia brevettata a breve.

L’ultima invenzione all’Università di Los Angeles è il microscopio 3D dotato di un campo visivo 100 volte superiore ai tradizionali; ricostruisce in 3D i campioni dei tessuti umani grazie al sensore di immagine digitale come quello degli smartphone. Questa tecnologia porterà ad una diagnosi più precisa per i tumori.