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AI-DA, il robot-artista e le sue imprese artistiche

AI-DA, il robot-artista e le sue imprese artistiche

  • Dicembre 1, 2021

In occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, il robot ha recitato una poesia estrapolata dai 14.223 versi della Divina Commedia, insegnatagli dai suoi creatori.

Chi è AI-DA? È il primo robot-artista ultra realistico al mondo. Grazie alle fotocamere presenti nei suoi occhi riesce a creare capolavori tra disegni, dipinti e sculture insieme al suo braccio robotico e un'incredibile intelligenza artificiale.

AI-DA è stata creata nel febbraio del 2019 da Aidan Meller e ha tenuto la sua prima mostra personale all'Università di Oxford: "UNSECURED FUTURES", dove la sua arte ha incoraggiato gli spettatori a pensare al nostro mondo in rapida evoluzione. Da quel momento ha viaggiato ed esposto a livello internazionale, tenendo la sua prima mostra nel 2021 in un grande museo, il Design Museum.

Il robot-artista continua a creare opere d'arte sfidando le nostre nozioni di creatività perché AI-DA è arte. Il suo lavoro riflette l'enorme integrazione della tecnologia nella società di oggi, integrando futuro e storia, grazie alle classiche tecniche di pittura.

Quindi, grazie allo spettacolare progetto di Meller, AI-DA ha a tutti gli effetti studiato le liriche del celeberrimo poeta Dante Alighieri, sfruttandole poi per esibirsi sul palco con una sua opera personale. Sono pochi versi ma che ci dimostrano quanto l'intelligenza artificiale abbia fatto degli enormi passi avanti in campo artistico. Aidan reputa "profondamente inquietante" il modo in cui i modelli linguistici dell'AI si stanno sviluppando, e continua nell'affermare "Stiamo andando molto rapidamente al punto in cui saranno completamente indistinguibili dal testo umano".

Un episodio curioso è capitato mese fa in Egitto dove il robot-artista è stato arrestato finendo sotto i riflettori di tutti, perché erroneamente scambiata per una spia britannica.

Dopo un arresto del genere anche gli stessi robot saranno spaventosamente indistinguibili dall'essere umano... Ma non ci preoccupiamo perché fino a che ci saranno ologrammi e virtual hostess, i robot non ci conquisteranno ancora!!